Mobilità docenti e personale scolastico 2022-2023
In questa pagina potete trovare maggiori informazioni e resoconti sui progetti che hanno visto coinvolti i nostri docenti e il personale scolastico nell'ambito del progetto Erasmus +
- Esperienza di mobilità Erasmus KA 121 ad Amsterdam di prof. Alberto Farolfi e della Collaboratrice scolastica Marilena Innella a Dublino nel mese di Settembre
Grazie ai fondi del progetto Erasmus Plus KA 121, durante il periodo di sospensione delle attività didattiche, la Collaboratrice scolastica Marilena Innella e il Prof. Alberto Farolfi hanno partecipato ad attività formative, rispettivamente un corso di Inglese a Dublino e un corso su “Democracy and duties in the EU” ad Amsterdam, dal 7 al 12 agosto. Si tratta di un primo passo del nostro Istituto verso una crescente apertura alla dimensione europea e internazionale, nell’ottica di implementare la rete di rapporti con altre realtà scolastiche e consentire a un numero crescente di docenti e collaboratori scolastici di accedere a opportunità di qualificazione professionale, potenziando le competenze linguistiche e ampliando il proprio bagaglio culturale.
- Marilena Innella e l'Erasmus + in Irlanda
Il periodo trascorso in Irlanda non ha rappresentato esclusivamente la frequenza di un semplice corso, è stata un'esperienza che ha arricchito il mio bagaglio personale non solo sulla conoscenza della lingua Inglese. E’ stato soprattutto un confronto con il personale scolastico di altri Stati Europei. Durante le lezioni ci siamo raccontati, abbiamo esposto il nostro quotidiano attraverso elaborati e abbiamo parlato del rapporto con gli alunni a seconda dei nostri diversi ruoli lavorativi e diverse culture… Ovviamente tutto in lingua inglese!
- Job shadowing presso Gradia, scuola superiore a Jyvaskyla (Finlandia) di Ilaria Paternuosto e Manuela Golini
Di fronte alla possibilità di poter usufruire del programma Erasmus di job shadowing, entrambe abbiamo scelto la Finlandia, famosa per l’eccellenza del proprio sistema educativo che registra alte prestazioni secondo le indagini internazionali OCSE PISA.
Lo stato finlandese investe nell’educazione garantendo un’istruzione statale gratuita e di alta qualità a tutti i ragazzi. Le scuole sono dotate delle più moderne tecnologie e di spazi ampi e vivibili, pensati non solo per lo studio ma anche per momenti di svago, relax e creatività. Nelle pause di 15 minuti tra una lezione e l’altra non è raro vedere studenti ascoltare musica, suonare uno strumento, leggere libri su un comodo divano. Anche i docenti hanno a disposizione spazi adeguati per lavorare, ristorarsi e socializzare con i colleghi. Al centro della cultura finlandese vi è il concetto di benessere e questo si vive anche a scuola. La mensa, per esempio, offre colazione e pranzo per studenti, nell’ottica di una corretta educazione alimentare. I ragazzi sono al centro dell’azione educativa, li si lascia essere protagonisti, soprattutto nel campo espressivo e musicale. A questo proposito abbiamo assistito a un concerto di qualità davvero notevole in cui gli alunni suonavano in diversi ensemble e al tempo stesso curavano gli aspetti tecnici e la presentazione dell’evento.
I finlandesi sono molto timidi e riservati, per cui parlare in pubblico viene considerato eccessivo e non valutabile. Le lezioni, quindi, possono apparire molto diverse da quelle di una scuola italiana ma è importante sottolineare quanto nel sistema finlandese lo studente sia responsabile in prima persona della formazione e del successo del proprio percorso scolastico superiore, a partire dalle materie che sceglie di seguire e che comporranno il proprio curriculum. Non superare l’esame finale per una materia significa ripetere l’intero corso ma permette allo studente di proseguire con le altre materie scelte.
Gli alunni sono dotati di laptop e raramente utilizzano il quaderno per prendere appunti. Abbiamo notato che l’utilizzo esclusivo di tecnologia digitale favorisce una certa distrazione durante le lezioni. Per molti insegnanti, inoltre, la digitalizzazione totale dell’istruzione è alla base di un abbassamento sensibile delle prestazioni in lettura, matematica e scienze.
La professione del docente vanta un’alta considerazione sociale e diventare insegnanti non è semplice, né scontato. Diverse sono le figure di supporto al docente curriculare, per esempio il guidance counselor, che aiuta gli allievi a trovare le migliori strategie per organizzare il proprio tempo, pianificare gli studi, discernere le priorità. Lo Special Education Needs teacher, invece, si occupa di supportare la salute mentale degli studenti, insegnare strategie di apprendimento, mettere a punto un supporto di metodologie personalizzate ed identificare gli alunni con bisogni speciali. Questi ultimi costituiscono attualmente il 10% della popolazione studentesca.
L’esperienza, resa possibile attraverso il programma di Erasmus+, KA 121 per le mobilità docenti, ci ha permesso di realizzare un confronto vero e costruttivo con una realtà molto diversa da quella italiana in termini di strumenti, ambienti e organizzazione del sistema scolastico. L’obiettivo futuro è quello di consolidare la rete di contatti instaurata anche attraverso ulteriori collaborazioni con docenti e studenti, beneficiando dell’arricchimento didattico, metodologico e culturale in chiave europea.