Progetto Vitamina C – Cooperazione, Condivisione e Cultura d’impresa 2023/24
Progetto “Vitamina C – Cooperazione, Condivisione e Cultura d’impresa
7^ Edizione Anno scolastico 23/24
È partito il primo modulo del progetto Vitamina C "I valori della cooperazione", con la presentazione pubblica tenutasi il 5 febbraio presso la sala BCC Ravennate forlivese e imolese in piazza Matteotti. Durante l'incontro è stato presentato agli studenti il percorso che dovranno poi realizzare nelle loro classi.
A seguire sono in programma altri tre incontri in plenaria che accompagneranno gli studenti ei loro docenti fino all'inizio del percorso nelle classi.
Martedì 13 febbraio presso l’auditorium Cefla si è tenuto il secondo incontro dal titolo Dall’idea all’impresa: design thinking e business plan al quale hanno preso parte 5 istituti superiori (Paolini, Alessandro da Imola, Valeriani e Scarabelli di Imola più il Canedi di Medicina) per un totale di 7 classi (terze e quarte) e 150 studenti e studentesse.
A portare i saluti della coop Cefla è stato il vicepresidente Claudio Fedrigo. «Oggi siamo nell’auditorium nel quale i 280 soci di Cefla si trovano per prendere le decisioni sulle strategie aziendali, approvano bilanci, fanno corsi di formazione - ha detto Fedrigo -. Ci fa molto piacere ospitare qui 150 giovani che sono il futuro».
«Oggi dovete mettervi in gioco, comunicarci le vostre idee partendo da cosa manca nel territorio, creando un’impresa cooperativa» ha introdotto la giornata Rita Linzarini, responsabile del progetto Vitamina C.
A mostrare in maniera molto interattiva e appassionata ai ragazzi come far nascere un’idea, come trasformarla in un’impresa e come creare un business plan per promuoverla è stato Massimo Giacchino, che da studente ha partecipato a Vitamina C e oggi è un consulente esperto in marketing e analisi di mercato, mentore per le startup dell’Università di Bologna (Almacube) e collaboratore di Art-ER e Fondazione Golinelli.
Giacchino ha proposto ai ragazzi il metodo del Design thinking (progettare il pensiero), che viene insegnato all’Università di Stanford in California e molto utilizzato anche nella Silicon Valley per sviluppare un’idea di impresa in cinque fasi e, successivamente, promuoverla per renderla vincente attraverso lo schema del business model Canvas. Nella seconda parte della mattinata, poi, i ragazzi si sono divisi in gruppi e si sono messi in gioco partendo da un problema, cercando le possibili soluzioni e traducendole in un’idea di impresa.
«L’imprenditorialità è una competenza trasversale chiave in tutte le sfere della vita - ha detto Giacchino ai ragazzi -. È la capacità di creare un’opportunità partendo da un problema. In questo è importante sbagliare perché lì risiede lo spazio di apprendimento. Anche il progetto Vitamina C vi aiuta a stare nel mondo in modo attivo e a cogliere le opportunità. Per me è stato così».
Nel corso del progetto Vitamina C sono previsti altri incontri in plenaria per approfondire alcuni temi quali la sostenibilità e la legalità. In seguito, agli studenti e alle studentesse sarà chiesto di tradurre nella pratica le competenze acquisite, realizzando un proprio progetto di impresa cooperativa. I migliori saranno premiati.
Complessivamente, nel corso degli anni Vitamina C ha coinvolto oltre 8.000 studenti e 398 classi, raccogliendo 451 progetti con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale.
I ragazzi possono seguire le varie fasi del progetto anche attraverso la pagina Instagram «Vitaminac_progetto_imola».
A portare i saluti della coop Cefla è stato il vicepresidente Claudio Fedrigo. «Oggi siamo nell’auditorium nel quale i 280 soci di Cefla si trovano per prendere le decisioni sulle strategie aziendali, approvano bilanci, fanno corsi di formazione - ha detto Fedrigo -. Ci fa molto piacere ospitare qui 150 giovani che sono il futuro».
«Oggi dovete mettervi in gioco, comunicarci le vostre idee partendo da cosa manca nel territorio, creando un’impresa cooperativa» ha introdotto la giornata Rita Linzarini, responsabile del progetto Vitamina C.
A mostrare in maniera molto interattiva e appassionata ai ragazzi come far nascere un’idea, come trasformarla in un’impresa e come creare un business plan per promuoverla è stato Massimo Giacchino, che da studente ha partecipato a Vitamina C e oggi è un consulente esperto in marketing e analisi di mercato, mentore per le startup dell’Università di Bologna (Almacube) e collaboratore di Art-ER e Fondazione Golinelli.
Giacchino ha proposto ai ragazzi il metodo del Design thinking (progettare il pensiero), che viene insegnato all’Università di Stanford in California e molto utilizzato anche nella Silicon Valley per sviluppare un’idea di impresa in cinque fasi e, successivamente, promuoverla per renderla vincente attraverso lo schema del business model Canvas. Nella seconda parte della mattinata, poi, i ragazzi si sono divisi in gruppi e si sono messi in gioco partendo da un problema, cercando le possibili soluzioni e traducendole in un’idea di impresa.
«L’imprenditorialità è una competenza trasversale chiave in tutte le sfere della vita - ha detto Giacchino ai ragazzi -. È la capacità di creare un’opportunità partendo da un problema. In questo è importante sbagliare perché lì risiede lo spazio di apprendimento. Anche il progetto Vitamina C vi aiuta a stare nel mondo in modo attivo e a cogliere le opportunità. Per me è stato così».
Nel corso del progetto Vitamina C sono previsti altri incontri in plenaria per approfondire alcuni temi quali la sostenibilità e la legalità. In seguito, agli studenti e alle studentesse sarà chiesto di tradurre nella pratica le competenze acquisite, realizzando un proprio progetto di impresa cooperativa. I migliori saranno premiati.
Complessivamente, nel corso degli anni Vitamina C ha coinvolto oltre 8.000 studenti e 398 classi, raccogliendo 451 progetti con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale.
I ragazzi possono seguire le varie fasi del progetto anche attraverso la pagina Instagram «Vitaminac_progetto_imola».