«Spronava noi studenti a vedere l'arte ovunque». In ricordo del prof. Passaretti
Pubblichiamo il ricordo scritto da Leonardo Ian Tassoni per il prof. Luca Passaretti, venuto a mancare prematuramente.
Ciao Prof,
Non è passato nemmeno un anno dall'ultima ora che ho passato insieme a lei, in quella classe di maturandi che riusciva a fare ridere e a cui faceva amare quella singola ora che ogni tanto ci veniva regalata. Inutile dirle quanto noi ragazzi del polo liceale apprezzassimo ogni secondo della sua simpatia, solarità e libertà nell'esprimersi su qualsiasi cosa, ma in particolar modo sull'arte, di cui era grande amante ed esperto.
Spronava noi studenti a vedere l'arte ovunque, in un poster, una canzone, un film, un giornale oppure in oggetti semplici come pennelli e fogli, che condivideva con noi per avvicinarci alla pittura e per far esprimere noi stessi tramite essa. L' arte, grazie a lei, risultava leggera e spontanea... ma in fondo era la sua presenza, prof, a farci sentire così liberi di esprimerci, parlare, scherzare, e soprattutto imparare. La memoria che lei ha creato in quegli anni nella mente di noi studenti rimarrà indelebile. Una memoria colma di significato, dolcezza e colore, esattamente come lei. Ricordo ancora un episodio in particolare che mi ha profondamente forgiato: ero in terza liceo e stavo attraversando un momento di malessere. Sentii la sua voce nei corridoi e pensai che una sua risata o uno dei suoi aneddoti sull'arte potesse sollevarmi. Uscii, la fermai e le chiesi se potessimo parlare. Lei accettò, bevemmo un caffè assieme e ci sedemmo poco distante... sul termosifone vicino alle scale, per chi fosse curioso di saperlo. Le raccontai tanto, nonostante lì per lì pensavo fosse troppo, di quel che stavo passando a
scuola e a casa, e di come mi vedevo allo specchio in quel periodo. Lei, senza esitazione, mi disse: "sparlano tutti di me alle mie spalle, ma tanto non me ne importa nulla, io sto bene con me stesso perché sono io".
Prof, aveva veramente ragione. Lei sta bene con se stesso perché è lei, e lo è sempre stato. Mai cambiato di fronte alla moda o alle masse. Ed è così che dovremmo tutti vivere la vita: essendo noi stessi, senza rincorrere l'ultima moda e senza amalgamarsi alla folla, bensì coltivando le nostre passioni e valorizzando le nostre unicità. Proprio quelle unicità che tanto a volte cerchiamo di nascondere, senza capire che esse sono ciò che più dovremmo mostrare con vanto ed orgoglio. Quindi la ringrazio prof, e le prometto di non scordarmi queste sue parole, così come le sue battute, i suoi video e i post Instagram divenuti iconici. Oggi, purtroppo, la devo salutare. Ma non le dirò addio, bensì arrivederci, con la promessa che di fronte a qualsiasi difficoltà, problema o malessere che affronterò, sarò in grado di ricordarmi di lei e di tutto ciò che mi ha trasmesso ed insegnato, rivedendolo seduto su quel termosifone al mio fianco, o magari dietro ad una cattedra.... magari così non rischia di scottarsi. Ed ora prof, riponga pure tele, colori e pennelli, e che un'artista come lei possa riposare in pace.
Con affetto e sentimento profondi.
Leonardo Ian Tassoni